Maria Cosway

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Sommario

 

Inaugurazione Sala della Musica

impromptuSabato 29 settembre 2007 sono stati presentati alle Autorità e alla cittadinanza i complessi lavori di restauro della Sala della Musica da parte dell’arch. Silvana Garufi (che ha coordinato i lavori di restauro) della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano.

Il lavoro di restauro é stato possibile grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Maestro Stefano Madona La manifestazione si é svolta nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, che il Ministero promuove annualmente su tutto il territorio nazionale e che coinvolge quarantanove paesi europei.

Durante la cerimonia si é tenuto un impromptu con voci recitanti e musica dedicato a Maria Cosway. Le voci: Maria Romano, Pier Luigi Picchetti e Paola Pellegrino, al pianoforte il M° Stefano Madona e al violino il M° Luciano Conca dell’Maestro Luciano ConcaAccademia di Musica “Franchino Gaffurio” di Lodi.

Al termine della manifestazione il Segretario della Fondazione Cosway, dott. Giovanni Sacchi, ha consegnato all’arch. Silvana Garufi, in segno di gratitudine, un’opera in ceramica “Vecchia Lodi” con decorazione raffigurante Maria Cosway. L'Arch. Silvana Garufi

La Sala della Musica é ubicata in Via Paolo Gorini, con accesso dal civico n°2 (Scuola Media). E’ in corso un progetto per renderla accessibile con passaggio indipendente. Nel salone é presente il busto di Maria, opera dello scultore milanese Gaetano Manfredini. Il locale, già ristrutturato nel 1825, presenta una volta a cannuccia a sesto ribassato, che ha preso il posto di un più antico soffitto a cassettoni.

 

 

Sala della Musica (restauro)

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 29 settembre 2007 alle ore 17.00 verrà inaugurata la Sala della Musica, presso la Fondazione Maria Cosway di Lodi.

Il restauro é stato possibile utilizzando i fondi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed i lavori sono stati seguiti dall’arch. Silvana Garufi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano.

Le persone interessate, possono prenotare la loro partecipazione presso la Segreteria della Fondazione.

 

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Cinque per mille per l’anno 2007

La legge 27 dicembre 2006, n. 296 ha riproposto la possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità di interesse sociale.

Su tutti i modelli per la dichiarazione dei redditi (Modello Unico, 730, CUD, ecc.) compare un riquadro appositamente creato per la destinazione del 5 per mille, senza alcun costo aggiuntivo per il contribuente.

Nel riquadro sono predisposte tre aree di destinazione del 5 per mille. Scegli quella dedicata al "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale" (la prima in alto a sinistra).

È sufficiente la tua firma e il numero del Codice fiscale della Fondazione Maria Cosway

Cod. Fisc. 8 4 5 1 1 9 2 0 1 5 3

e la quota della tua imposta sul reddito sarà devoluta ai progetti della Fondazione.

A te non costa nulla, per i nostri progetti è un aiuto importante.

Vi ringraziamo in anticipo.

Scarica il .pdf (189 Kb) promemoria di questo avviso.

 

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Dialogo fra ombre divise dall’oceano

Rivissuto grazie al Fai nella suggestiva ambientazione delle Grazie lo struggente carteggio tra Thomas Jefferson e Mary Cosway: dai tumulti francesi alla modernità americana, ne scaturisce l’affresco di un’epoca storica che stava cambiando il mondo per cercare la felicità. La Baronessa e il Presidente

Oltre a sostenere la causa del Fai (Fondo per l’ambiente italiano), le due repliche della lettura scenica “La Baronessa e il Presidente”, proposte sabato e domenica (25 e 26 novembre 2006) nella chiesa di S. Maria delle Grazie, hanno offerto al pubblico di Lodi un’occasione culturale di qualità, grazie all’esperienza e all’affiatamento di Carlo Rivolta e Vanda Bruttomesso, che hanno vestito con sobria efficacia i panni di Mary Cosway e Thomas Jefferson.

L’iniziativa lodigiana era inserita nella giornata nazionale del Fai, che si proponeva di raccogliere contributi per promuovere la salvaguardia del patrimonio artistico e naturalistico del nostro Paese. Come ha ricordato Paola Gazzola Premoli, presidente regionale dell’associazione, la gestione dei beni affidati al Fai richiede un impegno intenso da parte dei mille volontari che in tutta l’Italia si adoperano per rendere fruibili al meglio le bellezze gestite dal Fondo per l’ambiente. L’iscrizione al Fai è stata definita come un “regalo di Natale” fatto all’Italia. E il pubblico lodigiano ha risposto con generosità: per entrambe le repliche la chiesa settecentesca delle Grazie era affollatissima. Maria Emilia Moro, presidente della delegazione Lodi-Melegnano dell’organismo culturale, oltre che autrice del “montaggio” dei testi proposti per la lettura scenica, ha ribadito il motivo della scelta del luogo in cui è stata ambientata l’azione: la chiesa di Santa Maria delle Grazie infatti ospita la sepoltura di Mary Cosway, grande e nobile figura di donna che visse a Lodi la parte più feconda della sua esperienza umana e culturale.

A Lodi, infatti, la Cosway fondò un istituto per l’educazione delle fanciulle che aveva sede nel palazzo attiguo alla chiesa. Ma non la figura della Cosway come educatrice era al centro del dialogo scenico, bensì il rapporto di amicizia amorosa che la legò per più di trent’anni a Thomas Jefferson, padre fondatore (e poi terzo presidente) degli Stati Uniti d’America, conosciuto durante un breve soggiorno parigino nel 1786: lui brillante ambasciatore in missione diplomatica, lei inquieta e curiosa artista (dipingeva e suonava l’arpa), a Parigi al seguito del marito anch’egli pittore, immersa in una vita movimentata, fatta di occasioni mondane e culturali.

La Baronessa e il PresidenteDopo il breve idillio parigino, Mary e Thomas non si videro più di persona, ma il filo che li legava restò affidato alle lettere che i due si scambiarono per tutta la vita. L’azione scenica, basata su una scelta di brani tratti dall’epistolario, porta a ricostruire a ritroso il percorso di questo rapporto così intenso, a partire dalle ultime lettere per risalire a quelle del soggiorno parigino, e poi a quelle successive al 1790, quando Jefferson lascia definitivamente l’Europa e si fa strada la malinconica consapevolezza che la possibilità di rivedersi diventa sempre più remota, con un oceano che li divide. I due attori, in bellissimi abiti di scena che, da soli, bastano a ricostruire un’atmosfera, scavano nell’interiorità dei personaggi, senza enfasi, ma approfondendo la ricca gamma di sfumature che le lettere rivelano, in questo dialogo da lontano, quasi un “colloquio di ombre”, come l’ha definito Maria Emilia Moro. Pochi gli elementi di scena: uno scrittoio e un’arpa, suonata con sensibilità da Francesca Perotti. Non serve altro: attraverso le parole delle lettere, si materializza non solo la vicenda privata dei due protagonisti, ma tutta la storia di un’epoca, compresi i tumulti rivoluzionari ai quali Jefferson assiste a Parigi nell’89 (un momento in cui “tagliare le teste è diventato di moda”), e lo spirito profondamente americano del futuro presidente; che nel finale viene mostrato mentre legge il brano della dichiarazione d’indipendenza in cui afferma che, insieme ai diritti inalienabili dell’uomo, come la libertà e la vita, c’è anche quello della ricerca della felicità.

(Annalisa Degradi 27novembre2006 - Il Cittadino)

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Comune di Paullo e Associazione Culturale "Frontiera"

Premio Letterario Nazionale "Lago Gerundo"

Quinta Edizione 2006

Sezione C - "Maria Cosway" - Angliestica
Si concorre con un'opera edita tra il 2002 e il 2006, dedicata ad uno scrittore (o poeta o drammaturgo o narratore) di lingua inglese tra Ottocento e Novecento. La serata di premiazione sabato 5 maggio 2007 presso il Centro Culturale "La Casa dell'Acqua" in via Michelangelo Buonarroti, Paullo (Milano).

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